
Il cantante dei Radiohead, Thom Yorke, sorprende ancora una volta i suoi fan, lanciando il suo secondo album da solista. Il nuovo lavoro si chiama Tomorrow’s Modern Boxes e contiene otto tracce scaricabili da una nuova versione di Bit Torrent, attraverso un codice sorgente (bundle), al costo di 6 dollari (4,72 euro).
Yorke sceglie un canale alternativo per distribuire la sua musica e come spiega egli stesso: «È un esperimento per vedere se le dinamiche del sistema sono qualcosa su cui il pubblico può fermarsi a riflettere un momento e se funzionasse» - aggiunge – «potrebbe davvero essere un modo per rimettere un po’ di controllo del commercio attraverso Internet nelle mani delle persone che creano i contenuti. Questo sistema metterebbe i produttori di contenuti nelle condizioni di poterli vendere da sé, bypassando gli autoproclamati gate-keepers».
In sostanza si tratta di un operazione che tende a depotenziare i grandi colossi che, gestiscono e controllano la distribuzione di contenuti via internet (ossia Apple, Spotify, Deezer, etc.), riconoscendo il giusto valore delle idee e di chi li produce. Se Yorke avesse ragione, la sua strada potrebbe rivelarsi la via giusta, per un ulteriore rivoluzione del mercato digitale, da cui potrebbero trarne vantaggio tanti altri artisti.
