
Chiamatemi Tiresia! L’eternità raccontata da Camilleri
… di Giulia Emanuele
“Chiamatemi Tiresia! Sono qui di persona personalmente!”. È così che Andrea Camilleri ci racconta l’eternità di una storia senza tempo.
Il 5, 6 e 7 novembre lo scrittore siciliano sarà al cinema con il suo spettacolo Conversazione su Tiresia, un’imperdibile pièce interamente interpretata e scritta dallo stesso Camilleri, che a quasi 93 anni fa il suo debutto come attore di teatro. Prova superata a pieni voti, vista la grande capacità del nostro di entrare in empatia con il pubblico e coinvolgerlo allo stesso tempo. Ma facciamo un passo indietro.
È l’11 giugno quando Andrea Camilleri arriva al Teatro greco di Siracusa, si siede al centro del palco e incanta tutti i presenti con il suo monologo di un’ora e 25 minuti. A parlare è Tiresia, l’indovino cieco della mitologia greca, che tra alti e bassi è giunto ai giorni nostri attraverso la letteratura.
Il protagonista ripercorre l’intera sua esistenza, da Omero a Orazio, da Seneca a Dante, da Ezra Pound a Primo Levi, artisti che non sempre ne hanno offerto un ritratto lusinghiero, e intesse una trama fatta ora di aneddoti divertenti ora di preziosi spunti di riflessione.“Da quando non ci vedo più, vedo le cose assai più chiaramente”, dice Tiresia. E chi può capire appieno il senso di queste parole se non Camilleri che cieco ci è diventato? Lo scrittore e il personaggio, allora, magicamente si sovrappongono, stupendo l’intero parterre per la naturalezza con cui il binomio svanisce per diventare una cosa sola.
Lo stile con cui Tiresia racconta la propria vita è assai musicale, mai noioso, ma soprattutto semplice. Da questa semplicità ne deriva un’atmosfera così intima che sembra quasi di ascoltare una storia che appartiene al nostro stesso passato. Anche la scenografia risulta essenziale: una sedia, una lampada, una scrivania. Elementi accompagnati da sapienti giochi di luci e proiezioni di grande impatto visivo. Camilleri sta lì, seduto sulla sua poltroncina a sistemarsi il cappello di tanto in tanto. Nessun coro, nessun ballerino. Si sentono solo le musiche di Roberto Fabbriciani che accompagnano e, altre volte, enfatizzano le parole di Tiresia. La potenza comunicativa dello scrittore è tale da prendersi tutta la scena.
L’autore de Il Re di Girgenti e di molti altri romanzi storici (se non li avete letti, fatelo!), oltre che del fortunatissimo Montalbano, ha realizzato l’ennesimo capolavoro. Una perla che merita di essere vista e rivista, per carpirne tutte le sfumature.
Conversazioni su Tiresia è uno spettacolo unico, che rivela la brillante capacità di narrazione che solo uno scrittore come Camilleri possiede. Un cantastorie così emotivamente coinvolgente non si era mai visto!
Andate a vedere Andrea Camilleri al cinema, non ve ne pentirete.